Un ricordo di Roberto Barontini: la passione civile e l’impegno nella custodia della memoria
L’Associazione ‘9cento ricorda con affetto e stima Roberto Barontini, con cui ha collaborato in questi anni in attività volte allo studio e alla conservazione della memoria, in ambito sia di storia locale che generale.
Ho conosciuto Roberto nelle sue vesti di Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e della Storia Contemporanea di Pistoia nel 2014, quando gli parlai di una ricerca a cui tenevo e tengo tuttora molto: la testimonianza di un partigiano scampato all’Eccidio di Marzabotto, Renato Novelli, che confluì in un numero della rivista “Quaderni di Fare storia” pubblicata dall’istituto da lui diretto.
All’epoca apprezzai moltissimo la serietà dello studioso di storia che, senza mai venir meno alla passione civile e all’impegno politico nel senso più alto del termine, cerca di indagare il passato – un passato a noi così vicino e pieno di implicazioni anche per il presente – con rigore e con metodo ineccepibile.
Per Roberto Barontini studiare e conoscere il nostro passato – da far conoscere anche fra i più giovani e per questo l’Istituto storico svolge attività formativa ed educativa rivolta agli studenti della nostra provincia – significa continuare a difendere quella Repubblica e quella Costituzione nate dalla Resistenza e dalla lotta al Nazismo e al Fascismo: non esiste tuttavia difesa di un qualcosa che non si conosce davvero, e questa è la lezione che Roberto ci lascia.
Sincera passione politica, amore per la nostra Repubblica, custodia e studio del nostro passato recente, dal quale la Repubblica e la Costituzione sono sorte, in Roberto erano una cosa sola.
Adriano Senatore, Associazione ‘9cento.

Roberto Barontini al primo Convegno Nazionale “Da borghi abbandonati a borghi ritrovati” (© Andrea Nannini 2018)